Rivestire le piastrelle in 10 passi

Come rinnovare un vecchio pavimento piastrellato in 10 facili mosse?

Rivestimento realizzato su un vecchio pavimento in piastrelle

Rivestimento realizzato su un vecchio pavimento in piastrelle


Presto detto, basta seguire con attenzione queste semplici istruzioni.

  1. Preparazione meccanica, vale a dire levigatura. Serve per migliorare l’adesione degli strati successivi togliendo la parte “glassata” della piastrella. In realtà è una procedura estremamente utile anche per verificare se le piastrelle sono effettivamente ben incollate al fondo, che è un requisito fondamentale. Per piccole superfici come bagni o stanze, si può utilizzare una semplice levigatrice orbitale purché dotata di testa al diamante.
  2. Rasatura delle fughe. Gli spazi fra le piastrelle vanno riempiti con Ercole, rasando a zero l’intero pavimento. Questa operazione è fondamentale per evitare che il disegno delle fughe si riproponga nel rivestimento finale.
  3. Aspettare. Sembra banale, ma è l’errore più comune. Dobbiamo essere sicuri che le fughe siano ben asciutte prima di procedere. Se ci fosse dell’umidità di risalita o in caso di dubbio, a questo punto consiglio l’applicazione a rullo o pennello di Bonding Agent (puro, non diluito) sull’intera superficie: farà da strato isolante e da primer.
    Se si manifesta la rifelssione cromatica delle fughe delle piastrelle, applicare una mano di Bonding Agent come primer per isolare il fondo

    Se si vedono le fughe delle piastrelle, applicare una mano di Bonding Agent come primer per isolare il fondo

  4. Strato di Ercole. Stendere almeno uno strato di Ercole con l’apposita racla gommata (squeegee).
  5. Strato di Microbond. Una volta asciutto Ercole, si può procedere con lo spatolato vero e proprio. In genere servono due mani, distanziate di almeno un giorno.
  6. Aspettare. E’ possibile applicare i protettivi fin dal giorno successivo, ma bisogna sapere che è più difficile proteggere un cemento fresco che uno maturo. Se si può, aspettare qualche giorno in più prima di applicare i protettivi. Se avete gatti o altri animali (anche piccoli bipedi) che possono zampettare sul rivestimento prima che sia protetto mandateli in vacanza: la tentazione è irresistibile!
  7. Ciclo misto. Per conservare la perfetta naturalezza del colore e la sua natura materica, applicare prima uno strato di Steinfix Plus e poi due strati di Gi.Gi. Sealer, con gli opportuni tempi di attesa come da scheda tecnica. Alternativamente ed in maniera più semplice 3 strati di Steinfix Plus faranno un servizio eccellente. Nei piatti doccia, lavandini, top di cucina e altri elementi soggetti a “lavoro pesante” consiglio l’applicazione di Supra Seal. Questo ultimo è un po’ più lucido, però ricordate che maggiore è lo spessore del protettivo, maggiore è la protezione e maggiore è anche la lucentezza.
  8. Pulire. Usare Steinfix 60 per la pulizia quotidiana.

I più attenti noteranno una incongruenza con il titolo: non dovevano essere 10 passi? Abbiamo finito prima del previsto perciò… ecco due raccomandazioni:

  • Carteggiatura: è possibile carteggiare tutti gli strati, tramite monospazzola oppure levigatrice orbitale. La grana da utilizzare dipende dal tempo di maturazione dei prodotti, consiglio di partire da una grana 200-220 e poi eventualmente scendere. La carteggiatura è fondamentale per la pulizia, più liscio è il pavimento più facile sarà da pulire.
  • Per superfici commerciali si consiglia l’utilizzo di una lavapavimenti con spazzole a rullo.

A proposito, trovate tutto spiegato in un video qui:
http://youtu.be/04HPiLYnJf0